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Scheda Libro

Zortèa

Biografia di una comunità di Testimoni di Geova trentini. Valle del Vanói, 1919-1945

In questo suo nuovo libro (dopo La guerra verticale, Einaudi 2015), Diego Leoni ritorna su quelle montagne, che la Prima guerra mondiale aveva straziato, per ricostruire e raccontare un’altra guerra, figliata dalla prima, ma di religione. La storia inizia alla metà degli anni Trenta con il formarsi e l’affermarsi di una piccola comunità di Testimoni di Geova in una sperduta valle del Trentino orientale, ai confini con il Veneto, il Vanói.
In quel tempo, un emigrante di ritorno dal Belgio portò a Zortèa, la frazione più alta di quel comprensorio montano (m. 1.070), la Bibbia in traduzione italiana (Diodati) e la stampa dei Testimoni, iniziando la sua opera di proselitismo: di ispirazione profeticomessianica, iconoclasta e pacifista. Divenuta in breve numerosa, la comunità, non riconosciuta e costretta in una sorta di clandestinità, dovette subire tutte le ingiurie e le violenze di cui furono capaci, allora, la curia, il fascismo, le forze dell’ordine. Una delle tante storie di intolleranza politico-religiosa che costellarono quell’infausto ventennio – trascinandosi, poi, in età repubblicana –, osteggiate nel farsi e poi nel diventare narrazione. La vasta documentazione d’archivio e bibliografica s’intreccia con quella raccolta sul campo (scritta, orale, fotografica), i volti e la vita della gente con quelli della montagna, quel tempo e quello spazio con altri molto più remoti e ampi. Quinto Antonelli ne ha scritto l’introduzione.

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